Solo di uomini il bosco può morire: la recensione sul Blog "La principessa azzurra"
La scrittrice Mara Fortuna, sul blog La principessa azzurra, ha recensito l'ultimo libro di Antonella Cilento, Solo di uomini il bosco può morire (Aboca).
Questo l'inizio del post:
I luoghi, apparentemente, sono spazi fisici. Almeno così ci piace pensare. Di conseguenza li si guarda con occhio a volte curioso, a volte indifferente. Persino, può capitare, che di un particolare luogo ci chiediamo a cosa deve la sua particolare forma, e se ci sono costruzioni o rovine ci interroghiamo sulla sua storia. Ma il nostro sguardo è spesso tanto superficiale da non vedere quasi nulla. E poi i luoghi non sono affatto solo spazi fisici. Basta leggere l’ultimo, bellissimo libro di Antonella Cilento “Solo di uomini il bosco può morire”, Aboca ed.
Aboca è un’azienda che dagli anni 70 si occupa di salute umana attraverso la medicina naturale, a partire dalla coltivazione delle erbe fino alla ricerca e alla editoria. Recentemente ha creato una collana, “Il bosco degli scrittori”, che si ripropone di raccontare il mondo a partire da un albero. Senza gli alberi non potremmo vivere, a loro dovremmo rispetto e gratitudine, ammirazione, anche, per come stanno al mondo e da molto prima della nostra comparsa sul pianeta. Accostarsi a un albero, osservarlo, dovrebbe essere simile a una preghiera, un momento di meditazione e contemplazione. Con questo stesso spirito dovremmo guardare i luoghi. Essere pellegrini, Wanderer romantici (come dice Vito Teti in “La restanza”), sempre in cammino, alla ricerca della casa dell’anima. E non fa differenza se i luoghi sono familiari o estranei, perché ciascuno è sempre anche l’altro, rassicurante e perturbante allo stesso tempo.